Dolore acuto e cronico: differenze e trattamenti da utilizzare

Che cos’è il dolore?
Il dolore è il più comune sintomo di malattia. Prima o poi a tutti capita di soffrire di qualche dolore, che può essere più o meno forte e più o meno duraturo.
Il dolore si può divedere tra acuto o cronico, ma la differenza tra i due tipi non è solo nella durata.
Il dolore acuto
Il dolore acuto è un sintomo protettivo che segnala la presenza di un pericolo. E’ strettamente correlato ad una causa (trauma, lesione tessutale, ecc.) ed è limitato nel tempo. La sua manifestazione è strettamente legata alla causa scatenante la quale una volta risolta ne garantisce la scomparsa.
Il dolore cronico
Il dolore si definisce cronico quando ormai non può essere più considerato come un semplice sintomo, ma ha ormai assunto la dimensione di una vera e propria patologia, e come tale necessita di trattamenti mirati capaci di fornire sollievo il prima possibile.
Il dolore diventa cronico quando ha una durata superiore ai 3 mesi, identificando una condizione in cui il sintomo dolore non è più funzionale e protettivo, ovvero ha perso la sua originaria funzione di salvaguardia nei confronti di un danno (trauma, ferita, infezione, ecc.), ma si è trasformato in un dolore patologico e di natura indipendente. Maggiore il tempo durante cui questa tipologia di dolore si protrae, maggiore la probabilità che il nostro sistema nervoso si abitui a trasmetterlo automaticamente, anche quando lo specifico danno alla sua base è andato incontro a risoluzione. Inoltre, con il passare del tempo, tale tipologia di dolore viene amplificata (sensibilizzazione al dolore) e la sua trasmissione diventa sempre più difficile da interrompere.
Il dolore cronico, oltre a peggiorare la qualità della vita in generale, nel corso del tempo facilita l’insorgere di ulteriori cause di dolore. Alterando quotidianamente la postura e la deambulazione, per esempio, può causare l’insorgenza di contratture muscolari e patologie infiammatorie della colonna vertebrale. Il dolore cronico, inoltre, altera il sistema endocrino-metabolico, favorendo patologie come ipertensione, disturbi del sonno e del metabolismo, e disturbi dell’umore come ansia e depressione.
Che cos’è la terapia del dolore?
La terapia del dolore ha l’obiettivo di curare ogni tipologia di dolore cronico. Con il passare degli anni, l’evoluzione di tecniche non invasive ha consentito al terapista del dolore di trattare sia lo specifico sintomo doloroso, sia la causa scatenante, applicando in molti casi un trattamento curativo a tutti gli effetti, e riducendo al minimo il contributo dell’eventuale terapia farmacologica o chirurgica.
Per esempio, attraverso la tecnica con ago da radiofrequenza in anestesia locale, è possibile trattare una protrusione discale eliminando la compressione sulla radice nervosa che genera il dolore. Inoltre, attraverso la neuromodulazione, è possibile attuare una vera e propria rieducazione funzionale delle fibre nervose dolorifiche, che in caso di dolore cronico risultano alterate.
Ad oggi il terapista antalgico possiede numerosi strumenti terapeutici non invasivi, efficaci e sicuri, mirati a curare le disfunzioni alla base dell’insorgere del dolore cronico, ripristinando la funzionalità dei nervi che per tanto tempo hanno trasmesso impulsi dolorosi.
Poliambulatorio Fisioterapico DS Cares
Nel Poliambulatorio Fisioterapico DS Cares troverete uno staff specializzato nella terapia del dolore, sia a livello ambulatoriale che in sale operatoria, e sfrutta le moderne tecniche mininvasive per trattare il dolore.
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