
L’infiammazione della cuffia dei rotatori è una patologi frequente che riguarda la spalla, caratterizzata da un dolore invalidante che limita lo svolgimento di alcuni movimenti. Colpisce maggiormente pazienti di mezza età e atleti che praticano specifici sport.
Che cos’è la cuffia dei rotatori?
La cuffia dei rotatori è l’insieme dei quattro muscoli e dei rispettivi tendini che permettono il movimento dell’articolazione della spalla nei vari piani dello spazio e che tiene stabile l’articolazione fra scopola e omero. Durante i diversi movimenti, i muscoli si contraggono e, impedendo alla testa dell’omero di fuoriuscire dalla cavità glenoidea, forniscono stabilità alla spalla garantendo una gamma completa di movimento.
Cause dell’infiammazione
Anche se gli scienziati non sono ancora risaliti ad una vera e propria causa dell’infiammazione della cuffia dei rotatori, sono stati comunque rilevati diversi fattori che ne provocano l’insorgenza: traumi, stress dell’articolazione tra scapola e omero dato dal ripetersi frequente di alcuni movimenti, degenerazione delle strutture tendinee causata dall’età o da postura e movimenti impropri per l’articolazione. In realtà, tutti questi fattori in interazione tra loro, portano allo sviluppo della patologia, ragion per cui viene definita come una patologia multifattoriale.
I sintomi
Il dolore concentrato sulla spalla molto spesso è il sintomo che si avverte in presenza di un’infiammazione della cuffia dei rotatori. Un fastidio che può essere percepito sia in fase di movimento dell’articolazione sia in fase di riposo. È un tipo di dolore che aumenta gradualmente nel tempo, aggravato dalle attività svolte quotidianamente, dallo sport e da alcuni lavori che prevedono carichi. Questa patologia può portare ad alti livelli di disabilità poiché il paziente spesso non riesce a svolgere anche semplici movimenti.
I fattori di rischio dell’infiammazione della cuffia dei rotatori
Alcuni sport, quali il basket, il sollevamento pesi, il rugby, il tennis e tutti gli sport di lancio, sollecitano maggiormente l’articolazione fra scapola e omero e quindi c’è un rischio più elevato che la cuffia dei rotatori si infiammi. Oltre allo sport, anche l’età è un fattore rilevante, poiché in età avanzata l’afflusso di sangue diminuisce insieme alla quantità di proteine fibrose che vengono fissate a tendini e muscoli.
Diagnosi
L’infiammazione della cuffia dei rotatori viene diagnosticata tramite l’esame fisico, in quanto il dolore che si prova nel compiere determinanti movimenti è sufficiente a confermare la condizione. Si possono svolgere anche esami più approfonditi quali la risonanza magnetica o la radiografia alla spalla per escludere che il dolore derivi da altre patologie. La radiografia, invece, serve per riscontrare la presenza di eventuali imperfezioni ossee che talvolta causano l’infiammazione.
Come curare l’infiammazione della cuffia dei rotatori
Il trattamento che viene utilizzato per curare l’infiammazione della cuffia dei rotatori ha l’obiettivo di curare la causa e ripristinare la funzionalità dell’articolazione. Il trattamento può essere di tipo conservativo che permette un recupero completo e prevede un periodo di riposo e una modifica delle attività quotidiane che provocano i sintomi. Il punto focale del trattamento conservativo è la fisioterapia. Infatti, al centro Ds Cares, attraverso trattamenti di terapia manuale, aiutiamo il paziente nel recupero della funzionalità dei movimento, prevendo un programma di esercizi che mirano al rinforzo muscolare, che varia in base alle caratteristiche del paziente.
Cosa fare
Abbiamo detto che cuffia dei rotatori è il nome comunemente utilizzato per indicare il complesso muscolare della spalla, l’articolazione più mobile del corpo umano. Al fine di prevenirne l’infiammazione è importante che il soggetto sia consapevole di una eventuale predisposizione familiare, tramite una storia clinica associata, in modo tale che sia in grado di riconoscere i sintomi come la rigidità articolare di prima mattina o sensazione di instabilità. Il riconoscimento dei sintomi aiuta ad accelerare i tempi diagnostici.
Altro modo per prevenire la patologia è modificare lo stile di vita tramite la correzione dei movimenti che prevedono l’attivazione della spalla, non sovraccaricare l’articolazione oppure applicare una terapia conservativa come lo stretching e la ginnastica preventiva per il rinforzo dei muscoli ipotrofici.
Cosa non fare
È altamente consigliabile, in caso di infiammazione della cuffia dei rotatori, evitare l’uso di steroidi anabolizzanti, trascurare la prevenzione come anche ignorare i sintomi. Inoltre, è bene sempre rivolgersi a degli esperti piuttosto che curarsi autonomamente, rischiando di aggravare la patologia. Importante è non ostinarsi a voler mantenere le solite abitudini lavorative, gli hobby, le attività sportive e più in generale posizioni scorrette o dolorose. Più in generale bisogna evitare di seguire scorrettamente o in maniera discontinua la terapia, qualsiasi essa sia, quindi di tipo farmacologico, la fisioterapia, o altri trattamenti medici.
Cosa mangiare e non mangiare
Non esiste una dieta idonea alla prevenzione o alla cura delle lesioni della cuffia dei rotatori. Tuttavia, seguire un’alimentazione corretta influisce positivamente sullo stato infiammatorio.
Sicuramente, durante la cura farmacologia non si devono assumere alcolici.
Sostanze che, invece, fanno bene solo gli Omega 3 che esercitano un ruolo antinfiammatorio si trovano prevalentemente in: sarda, sgombro, palamita, alaccia, aringa, ventresca di tonno, aguglia, alghe, krill. Anche le vitamine C ed E sono importanti. La vitamina C è tipica della frutta acidula e di alcune verdure (limoni, arance, mandarini, pompelmi, kiwi, peperoni, prezzemolo, cicoria, lattuga, pomodori, cavoli). La vitamina E è reperibile nella porzione lipidica di molti semi e relativi oli (germe di grano, germe di mais, sesamo, kiwi, vinaccioli).
Trattamenti medici
Diversi sono i trattamenti medici che aiutano a curare l’infiammazione della cuffia dei rotatori. La Tecarterapia sfrutta un condensatore elettrico per curare i problemi muscolo articolari e le tendinopatie.
La Laserterapia, invece, sfrutta i raggi elettromagnetici direttamente sulla zona interessata.
Gli Ultrasuoni utilizzano le onde acustiche ad alta frequenza. È molto utile come antinfiammatorio, in quanto aumenta la permeabilità delle membrane cellulari.
Il Kinesio taping può essere utilizzato nelle forme più lievi. Sfrutta la trazione delle bende adesive ed elastiche.
Infine, sicuramente la fisioterapia e più in generale le terapie manuali aiutano a migliorare la forza muscolare, curando la rigidità e ottimizzando il recupero funzionale.