La fisioterapia per l’alluce valgo

Predisposizione e calzature sbagliate: questi sono i primi due fattori che causano l’alluce valgo in molte persone. Non tutte le situazioni sono ovviamente uguali e per ognuna c’è una soluzione diversa. La fisioterapia per l’alluce valgo può tornare utile sia nel decorso post-operatorio, ma anche come terapia conservativa. Vediamo come.
Cos’è l’alluce valgo?
L’alluce valgo è una deformità dell’articolazione alla base dell’alluce che finisce con l’interessare tutta la fisionomia del piede. Si presenta principalmente con dolore, ma anche con un arrossamento e una deformazione anatomica. La deviazione dell’alluce e la cosiddetta “cipolla” che si forma sul lato del piede tendono a peggiorare con l’andare del tempo. È bene quindi, non appena si avvertono i sintomi, contattare il medico che esaminerà il piede e richiederà, se è il caso, una radiografia.
Con il passare del tempo i cambiamenti determinati da questa condizione portano a un disallineamento delle ossa del piede.
Come si presenta l’alluce valgo?
Il sintomo più frequente è appunto questa deformazione metatarso-falangea, che causa molto dolore e gonfiore ingombrante. In una seconda fase, a questo si associa una difficoltà funzionale a carico del piede. Il dolore non è sempre presente negli stadi iniziali, ma è visibile a occhio nudo un arrossamento della zona, un ispessimento della pelle che appare dura e callosa e una modifica dell’aspetto generale.
La prima causa dell’alluce valgo è la familiarità o la predisposizione ad alterazioni del piede, come ad esempio il piede piatto. Può inoltre verificarsi come risposta traumatica o infiammatoria dovuta soprattutto a scarpe inadeguate alla normale conformazione del piede. Questo è uno dei motivi per cui la patologia si riscontra più spesso nelle donne tra i 40 e i 60 anni di età, che indossano scarpe con il tacco o a punta.
Ci sono infine alcune patologie che ne favoriscono l’insorgenza, come l’artrite reumatoide o la gotta, l’ipermobilità dell’articolazione metatarsale e alcune malattie neuromuscolari.
La diagnosi dell’alluce valgo
Vista la sua manifestazione, spesso non lascia spazio a dubbi. Per essere sicuri al 100% di avere l’alluce valgo, viene utilizzato l’esame baropodometrico che misura i carichi sul piede in posizione statica e dinamica. Con la radiografia sotto carico possiamo invece capire a che grado di deformità si è arrivati e comprendere come agire.
Il trattamento dell’alluce valgo
La deformità può essere definitivamente corretta solo da un intervento chirurgico, che dipende dal singolo caso. Entrano in gioco qui l’età del paziente, l’entità della deformità, le condizioni generali e locali del piede e la presenza di deformità in altre dita. Lo scopo dell’intervento è alleviare il dolore e migliorare l’allineamento dell’alluce, non per una questione estetica ma di qualità della vita.
Il trattamento conservativo per l’alluce valgo non può invece far regredire la patologia, ma può evitare che peggiori. Tra le attività conservative DS Cares Eur Torrino Mezzocammino consiglia innanzitutto di indossare scarpe comode con pianta larga e tacco basso, tutori e plantari che permettano di far stare il piede nella posizione il più possibile corretta.
La fisioterapia per l’alluce valgo
Possiamo lavorare con la fisioterapia per contenere questa patologia. DS Cares Eur Torrino Mezzocammino inizia solitamente dalla cura del dolore, attraverso laser terapia o ipertermia, che permettono di tenere sotto controllo e far diminuire l’infiammazione. Alle terapie strumentali vanno sempre integrate quelle manuali, la fisioterapia per l’alluce valgo punta a stimolare i tessiti al fine di creare elasticità e migliorare la mobilità. Tra le molte tecniche, le mobilizzazioni passive permettono ad esempio di allenare ed allungare il muscolo abduttore dell’alluce, che aiuta l’articolazione a stare “dritto”.
Ai pazienti vengono anche consigliati una serie di esercizi da praticare con costanza a casa, per mantenere i risultati ottenuti e riuscire a camminare senza dolore, con una raccomandazione su tutte e cioè un maggior accorgimento nei confronti delle calzature da indossare.