La lussazione alla spalla: l’importanza della fisioterapia

La spalla è una delle articolazioni più mobili del corpo: i muscoli che le stanno intorno formano la famosa «cuffia dei rotatori», questi hanno una importante funzione di stabilizzazione e protezione. Solitamente, ha origine da un trauma. Esistono due casi rari: la lassità articolare congenita, in cui i tendini e le strutture sono meno rigide del normale, o la lassità articolare acquisita da precedenti lussazioni.

La lussazione alla spalla: l’importanza della fisioterapia

Marzo 1, 2019 0
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La spalla è una delle articolazioni più mobili del corpo: i muscoli che le stanno intorno formano la famosa “cuffia dei rotatori”, questi hanno una importante funzione di stabilizzazione e protezione.

La spalla è il punto di congiunzione tra la testa dell’omero e la scapola. Quando siamo in presenza di lussazione abbiamo una perdita di contatto tra le due ossa con fuoriuscita dell’omero dalla sua normale sede, questo comporta uno stiramento delle strutture deputare alla contenzione.

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Esistono due tipi di lussazione alla spalla, la più frequente è la lussazione anteriore in cui l’omero viene spostato in avanti e verso il basso, la meno frequente ed anche più complicata da trattare è quella posteriore.

Inoltre si possono classificare due forme di lussazione: completa e incompleta. Quando è completa le due superfici dell’articolazione sono interamente separate, nel caso di lussazione alla spalla incompleta invece omero e scapola restano parzialmente in contatto.

Come avviene la lussazione alla spalla?

Solitamente, ha origine da un trauma. Esistono due casi rari: la lassità articolare congenita, in cui i tendini e le strutture sono meno rigide del normale, o la lassità articolare acquisita da precedenti lussazioni. In questi, anche un movimento banale diventa pericoloso perché la spalla non ha mai avuto o ha perso la sua stabilità.

Nei casi più frequenti comunque si può originare da una caduta su un braccio ruotato verso l’esterno o l’interno, movimenti bruschi del braccio oltre la testa, un urto violento contro una persona o una cosa o un eccessivo allenamento. Proprio l’eccessivo allenamento è uno dei fattore di rischio di lussazione alla spalla nei giovani atleti, per questo è consigliato a soggetti a rischio di indossare adeguate protezioni.

In presenza di questo trauma ci sono molte strutture anatomiche implicate: legamenti, ossa, cute, cartilagine articolare, muscoli e capsula. Nella maggior parte dei casi di lussazione anteriore avviene anche il distacco del labbro glenoideo: una  guarnizione di cartilagine che permette all’omero e alla scapola di scivolare l’uno sull’altra. Quando c’è una lesione, questo punto tende a rimarginarsi da solo e non sempre nella posizione iniziale. In questo caso di parla di lesione di Bankart, molto ricorrente e spesso trattata con la chirurgia.

Sintomi, diagnosi e trattamento della lussazione alla spalla

La lussazione si presenta con un dolore molto acuto nel punto dove si è subito il trauma. Porta con sé un’impotenza totale nell’usare il braccio colpito, deformità del punto traumatizzato e a volte formicolio. Il trauma difficilmente lascia dubbi alla diagnosi, non solo per il dolore, ma anche perché il danno è visibile chiaramente ad occhio nudo. Per avere una diagnosi certa il consiglio è quello di sottoporsi ad una radiografia o una risonanza magnetica prima di riposizionare la spalla. Questo per controllare se e quali potrebbero essere altre fratture implicate nel trauma. Nel frattempo, è importante applicare subito del ghiaccio sul punto fratturato per contenere il più possibile l’infiammazione.

Il riposizionamento inoltre deve avvenire nel minor tempo possibile da parte di un professionista e preferibilmente in anestesia locale. Una volta riposizionata sarà necessaria una seconda radiografia ed infine, il braccio sarà immobilizzato aderente al corpo, con un tutore da indossare per tre settimane.

Riabilitazione per la lussazione alla spalla

Solitamente si consiglia di tenere la spalla immobilizzata per il tempo prescritto dall’ortopedico. Il riposo è consigliato agli atleti più giovani che hanno necessità di un recupero completo. Nonostante questo, bisogna ricordarsi di utilizzare ed esercitare costantemente polso, mano e gomito per garantirsi un ritorno funzionale totale.

Superato il periodo di immobilità con il tutore, soprattutto se si tratta di un primo episodio, la fisioterapia da seguire per riabilitare la spalle è necessaria e di tipo conservativo. In episodi recidivi potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico per ristabilizzare l’articolazione.

Prima di progettare la terapia fisioterapica per la lussazione alla spalla, DS Cares Eur Torrino Mezzocammino valuterà la situazione caso per caso. L’età del paziente, la causa della lussazione, la recidività e l’attività svolta dal paziente, sono tra i fattori che possono pesare sulla terapia conservativa da effettuare.

L’obiettivo della fisioterapia è quello di favorire il recupero articolare e rinforzare i muscoli. Con la mobilizzazione passiva assistita, ad esempio, si recupera il movimento naturale dell’arto in modo graduale, con esercizi che utilizzano manubri, bastoni, elastici e altro per aiutare il paziente nello sforzo. In base alla situazione, DS Cares potrebbe consigliare anche terapie strumentali come la laserterapia.

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