La vera rieducazione posturale: affidiamoci ai professionisti!

La rieducazione posturale fa parte delle tecniche manuali di fisioterapia e si pone come obiettivo quello di ri-educare il corpo alla postura corretta. È un intervento che può essere fatto in maniera preventiva o può rendersi necessario come terapia per risolvere un problema o una patologia già insorti.
Sulla postura i protagonisti che entrano in gioco sono diversi: le abitudini quotidiane, il tipo di impiego e di attività sportive, ma anche fattori genetici e psicologici. Non si parla solo di stare dritti, bensì di mettere in pratica esercizi capaci di insegnare ai muscoli come sostenersi e sostenerci correttamente, risolvendo i problemi che causano una postura scorretta.
Per questo prima di effettuare qualsiasi intervento è assolutamente necessario scegliere un fisioterapista esperto che non abbia solo studiato, ma prosegua ed investa nell’aggiornamento e nella formazione. Perché la schiena è una zona più che delicata, sottoposta a ogni tipo di stress fisico e mentale, ed è impossibile avere soluzioni reali da professionisti improvvisati. Non esiste una sola terapia di rieducazione posturale valida per tutti, ogni caso va valutato e studiato.
Chi ha bisogno della rieducazione posturale?
La postura è la posizione che assumiamo nello spazio con il nostro corpo, quando siamo intenti a gestire la gravità, sia da fermi che durante il movimento. La rieducazione posturale può avere finalità terapeutiche, quando insorge il dolore, finalità di mantenimento, che aiutano a mantenere e consolidare i risultati ottenuti, e finalità preventive, in cui il paziente vuole lavorare prima che insorga il mal di schiena.
Con la terapia posturale andiamo a curare i dismorfismi del sistema muscolo scheletrico, come: scoliosi, ipercifosi, iperlordosi, ginocchio valgo, ginocchio varo, piede piatto e piede cavo. Ma la rieducazione posturale serve anche per migliorare condizioni dolorose come dorsalgia, lombalgia, cervicalgia, metatarsalgia, fascite plantare, lombosciatalgia, cervicobrachialgia, e altre.
Questa terapia è adatta praticamente a tutti. Capita più spesso che ad averne bisogno siano gli adolescenti, ma anche gli adulti che svolgono lavori che costringono in una stessa posizione per ore. Sconsigliata invece per le donne in gravidanza e per quelle situazioni dove è meglio evitare un’iperpressione addominale.
Françoise Mézières: studiare il metodo
La storia della rieducazione posturale inizia in Francia, grazie agli studi della fisioterapista Françoise Mézières. Il suo metodo si basa su un assunto molto importante: “Spesso la causa del problema che affligge la persona è distante da dove si manifesta”.
Questo ci permette di capire perché la formazione è di fondamentale importanza quando si parla di rieducazione posturale: una terapia mirata ai sintomi è inutile così come ogni causa del dolore è unica per ogni singolo paziente.
Il primo obiettivo è quello di allentare le tensioni muscolari e ridare lunghezza ai muscoli accorciati, attraverso trazioni, allungamenti, ed eliminando i cosiddetti compensi. Tutto il metodo si basa sul vedere il corpo come un’unica struttura dove ogni componente ha un suo ruolo nella fisiologia del corpo. Le terapie mireranno quindi a restituire una migliore armonia alle curve della colonna e una migliore dinamicità alle catene muscolari che hanno portato all’alterazione.
Le posizioni del metodo Méziéres devono essere tenute per un tempo ben preciso, guidate da un fisioterapista esperto. Un ruolo chiave è giocato dalla respirazione mediante la quale il paziente allunga il diaframma, un altro muscolo importantissimo per il mantenimento di una posizione eretta. Le sedute sono un po’ faticose per il paziente, ma ogni singola posizione sarà in grado di dare sollievo: non soltanto alla schiena ma a tutto il corpo.
“La posturale”: diffidiamo da chi improvvisa
La preparazione del professionista che ci propone di “fare un po’ di posturale” è di fondamentale importanza per evitare danni seri. Basti pensare che la sola valutazione iniziale si basa sulla morfologia corporea del paziente, i suoi dismorfismi e le catene muscolari soggette a retrazioni. Questo significa che il fisioterapista che scegliamo per effettuare questa terapia dovrà essere laureato, avere competenze specifiche e approfondite sull’anatomia umana, e su ogni eventuale percorso terapeutico possibile per la condizione in cui si trova il paziente.
La rieducazione posturale è una vera e propria pratica medica e per questo deve essere effettuata da uno specialista laureato.
Quanto tempo dura la rieducazione posturale
Le sedute vanno da 45 a 60 minuti e solitamente si imposta un programma di 10-15 sedute a seconda della terapia di cui si ha bisogno. Ogni trattamento è comunque personalizzato in base alle necessità del singolo, quindi non ci sarà mai un intervento uguale all’altro. I fisioterapisti di DS Cares valuteranno attraverso anamnesi ed esame funzionale l’intervento giusto per ogni paziente.