
Il legamento crociato anteriore (LCA) è un legamento fondamentale dell’articolazione del ginocchio, che insieme al legamento crociato posteriore, uniscono la superficie inferiore del femore a quella superiore della tibia.
La funzione principale del legamento crociato anteriore è quella stabilizzare il ginocchio in modo da evitare lo spostamento in avanti della tibia rispetto al femore. Nello specifico, il legamento crociato anteriore ricopre due importanti funzioni: prevenire l’iperestensione del ginocchio, limitando l’eccessivo movimento in avanti della tibia, e limitare la rotazione interna della tibia.
In che modo avviene la lesione
La lesione del legamento del crociato anteriore è un grave infortunio a carico del ginocchio che può sopraggiungere a seguito di una distorsione oppure di una rotazione forzata della tibia rispetto al femore. Questo genere di lesione può essere isolata o associata a lesione dei menischi e di altri legamenti dello stesso ginocchio. Tale infortunio compromette la stabilità dell’articolazione del ginocchio e ne pregiudica il funzionamento, rendendo impossibili attività come ad esempio la corsa.
I sintomi
Quando un individuo è soggetto ad una lesione del legamento del crociato anteriore, avverte un dolore acuto, seguito da impossibilità di movimento che può variare a seconda del grado della lesione e del successivo gonfiore da versamento intrarticolare. Il dolore e il gonfiore possono risolversi spontaneamente in qualche giorno, tuttavia il ginocchio rimarrà instabile e il ritorno alla completa funzionalità dell’articolazione senza un adeguato trattamento può diventare causa di ulteriori danni al ginocchio.
La diagnosi
Per una lesione del legamento del crociato anteriore si effettua sia una diagnosi clinica che strumentale. In un primo momento, il ginocchio appare gonfio e dolente quindi, essendo complesso da esaminare in questa fase, si esegue una aspirazione del liquido articolare per ridurre la tensione e alleviare il dolore. In una seconda fase si effettuano delle radiografie standard al ginocchio al fine di avere un quadro più chiaro sull’entità della lesione ed escludere eventuali fratture associate.
Quando, dopo alcuni giorni, i sintomi migliorano e si assiste ad una leggera ripresa del movimento, si passa ai test clinici che evidenziano un incremento della lassità anteriore della tibia rispetto al femore. Per una diagnosi completa, infine, si effettua una risonanza magnetica.
Trattamento della lesione del legamento del crociato anteriore
Il trattamento per la rottura del legamento del crociato anteriore varia a seconda delle esigenze individuali del paziente. Ad esempio, il giovane atleta richiederà molto probabilmente un intervento chirurgico per tornare in sicurezza e il più rapidamente possibile a svolgere il suo sport; l’individuo meno attivo, di solito soggetti anziani, può invece essere in grado di tornare a un normale stile di vita anche senza un intervento chirurgico.
In ogni caso, appena avvenuto il trauma è consigliabile immobilizzare il ginocchio per ridurre il dolore, tenerlo in scarico deambulando con due stampelle e mantenere del ghiaccio per periodi di tempo ripetuti. Tuttavia, l’immobilizzazione del ginocchio deve essere mantenuta il meno possibile stimolando il paziente a recuperare quanto prima tutto il movimento del ginocchio e iniziare un immediato trattamento fisioterapico per la ripresa funzionale.
Nel caso di un intervento chirurgico, il paziente dovrà affrontare delle sedute di fisioterapia sia nel pre che nel post operatorio. Nella fase pre-operatoria, al fine di ridurre il dolore, si può utilizzare la Tecarterapia per stimolare la circolazione sanguigna e linfatica. Si possono fare caute mobilizzazioni per mantenere un buon range di movimento e si può stimolare il rinforzo del quadricipite per mantenere il trofismo e un buon tono muscolare.
Fase post-operatoria pre-operatoria
In fase post-operatoria, invece, il paziente viene gestito sia dall’ortopedico per controlli periodici, che dal fisioterapista per la rieducazione motoria e del gesto funzionale. Già a partire dal secondo giorno il paziente, sotto indicazione ortopedica, può iniziare esercizi isometrici e di mobilizzazione passiva. Potrà camminare con stampelle sfiorando il piede a terra appena possibile.
Come per il pre-operatorio si gestisce gonfiore e dolore con terapia fisica e ghiaccio. Tra le terapie fisiche che effettuiamo qui al centro DS Cares, la Laserterapia e la Tecarterapia danno buoni risultati e penetrano fino all’interno dell’articolazione. L’obiettivo della fisioterapia è quello di riorganizzare la struttura, eliminare il dolore e aumentare la funzione. Il fisioterapista, inoltre, può istruire il paziente su come lavorare a casa per rinforzare i muscoli della coscia e come aumentare la funzionalità del ginocchio.
I tempi di recupero generalmente si aggirano tra i 6 e i 12 mesi, al termine dei quali il paziente può tornare ad effettuare qualsiasi tipo di attività, eventualmente anche quella agonistica.