Nevralgia di Arnold e nevralgia occipitale: di cosa parliamo?

Soffrire di mal di testa è un problema molto comune, ma riconoscerne la tipologia e l’origine è il primo passo per combattere o convivere con questo disturbo. Tra i tipi di cefalea, la nevralgia di Arnold e la nevralgia occipitale sono un fastidio doloroso che può limitare le semplici attività quotidiane. Quali sono le cause e come si può curare?
Conoscere il disturbo: le cause e i sintomi
Ormai entrata tra i disturbi più comuni, la Nevralgia di Arnold è un disturbo di cefalea di cui molti soffrono. A differenza di semplici mal di testa, questa nevralgia comporta crisi dolorose acute e intense, e che si ripetono con ricorrenza.
La zona interessata è la regione occipitale, ma il fastidio si estende fino alla parte anteriore del capo e alla regione oculare.
La causa scatenante della nevralgia occipitale è l’irritazione dei nervi grande e piccolo occipitale di Arnold – da cui appunto prende il nome. Il danno avviene a carico dei tronchi nervosi, spesso anche per micro traumatismi ripetuti o per contratture muscolari. Sono comprese anche cause da traumi più acuti, o per processi flogistici sistemici e artrosi. Nella responsabilità del disturbo non si escludono anche malformazioni della cerniera cranio cervicale.
Nel caso della Nevralgia di Arnold, l’episodio di dolore è acuto e quindi facile da definire. Se il fastidio è severo ed è circoscritto alla regione posteriore della testa, e aggravato dai movimenti del tratto cervicale, è plausibile che si tratti della Nevralgia occipitale.
In questo caso, il dolore può essere accompagnato anche dalla non tolleranza sia ai rumori che alla luce, a disturbo dell’equilibrio e in alcuni casi a nausea e vomito.
La fase di dolore acuta può essere continua, oppure intermittente, e può presentarsi anche come un dolore che coinvolge l’occhio.
Come definire il tipo di dolore? La gravità del dolore – se acuto o lieve – non ne decreta la tipologia. Il tipo di dolore che riguarda la nevralgia di Arnold viene descritto come “una scossa elettrica o una pugnalata”, un fastidio tagliente che arriva a irradiarsi nella parte posteriore dell’occhio, coinvolgendo anche il sopracciglio.
Come diagnosticare la nevralgia di Arnold?
Uno dei rischi di chi soffre di cefalea è definire il disturbo semplicemente come mal di testa cronico. Alcune patologie, invece, è necessario classificarle per la loro origine e diagnosi per risolverle nella maniera più corretta.
La nevralgia occipitale ha bisogno di una diagnosi differenziata, con un’anamnesi e un esame obiettivo accurato. Gli esami strumentali, come la risonanza magnetica nucleare, contribuiscono a definire la diagnosi, escludendo anche altre cause.
La terapia adatta per la nevralgia di Arnold
Dopo una specifica visita medica, dal fisiatra, o dal neurologo o dall’ortopedico, la diagnosi sarà più chiara. La prima cosa da fare successivamente è affidarsi a professionisti del settore fisioterapico, come lo studio Ds Cares, che possano scegliere la terapia più adatta per il problema.
Più di un trattamento farmacologico, che spesso non garantisce risultati a lungo tempo, la fisioterapia e le manipolazioni aiutano a risolvere il problema, agendo inizialmente sulla contrattura muscolare.
Quando la fisioterapia non è abbastanza, il trattamento prevede anche infiltrazioni o addirittura la radiofrequenza con elettrodo elettrochirurgico. Esaminare immediatamente il problema e agire in maniera mirata e specifica è la soluzione a un fastidio che può diventare invalidante nel tempo.