Osteoporosi: fisioterapia, sintomi e cause

Le nostre ossa sono formate da tessuto osseo, un tipo di tessuto connettivo composto prevalentemente da collagene e calcio, che mantiene l’osso flessibile e duro allo stesso tempo. In Italia il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini oltre i 60 anni è affetto da qualche forma di osteoporosi. Purtroppo la malattia non è molto sintomatica fino al momento in cui non avviene una frattura atipica o patologica, riconducibile cioè alla presenza della malattia.

Osteoporosi: fisioterapia, sintomi e cause

Maggio 3, 2019 0
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Le nostre ossa sono formate da tessuto osseo, un tipo di tessuto connettivo composto prevalentemente da collagene e calcio, che mantiene l’osso flessibile e duro allo stesso tempo. Quando si presenta l’osteoporosi, letteralmente osso poroso, la struttura si indebolisce, diminuendone la capacità di resistenza ed esponendo al rischio di traumi e fratture spontanee. In presenza di un’osteoporosi grave anche sollevare un peso o fare un piccolo salto può causare una rottura.

Non si tratta solo di “carenza di calcio”. Dobbiamo immaginare le ossa come un muro, formato da mattoni, calce e intonaco, in cui tutta la struttura inizia a degradarsi. Con la fisioterapia è possibile prevenire l’insorgere o diminuirne il decorso.

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Fattori di rischio e tipologie di osteoporosi

In Italia il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini oltre i 60 anni è affetto da qualche forma di osteoporosi. Questa patologia interessa soprattutto le donne, per due principali motivazioni: la loro massa ossea è minore di quella degli uomini e il calo di estrogeni che avviene con la menopausa ne accelera il degrado.

L’osteoporosi colpisce anche per altre ragioni: l’invecchiamento (osteoporosi senile), cause genetiche, condizioni di anoressia nervosa, uso prolungato di farmaci cortisonici e anticonvulsivanti, uno stile di vita sedentario e l’abuso di alcol e fumo di sigaretta. Vi è inoltre l’osteoporosi secondaria, in cui l’osteoporosi è una conseguenza di altre malattie più gravi.

Le zone più interessate da questa condizione sono in particolare le vertebre, il femore, i polsi, gli omeri e le caviglie.

Sintomi e diagnosi dell’osteoporosi

Purtroppo la malattia non è molto sintomatica fino al momento in cui non avviene una frattura atipica o patologica, riconducibile cioè alla presenza della malattia. Spesso i pazienti che ne sono affetti lamentano un dolore osseo o muscolare soprattutto a livello lombare mentre le ossa che si assottigliano e diventano più fragili, causano un incurvamento della colonna vertebrale.

Esistono esami diagnostici dedicati al verificare la presenza di osteoporosi, come la Mineralometria Ossea Computerizza o Moc, che è in grado di identificare la densità ossea. Con la radiografia alla colonna vertebrale si verifica l’eventuale presenza di lesioni recenti o pregresse che sono spesso asintomatiche. Mentre attraverso le analisi del sangue e delle urine possiamo scoprire i valori del metabolismo osseo.

Prevenzione e terapia dell’osteoporosi

L’osteoporosi si può prevenire fin da giovani. È intorno ai 25 anni che il tessuto minerale osseo raggiunge il suo picco e si mantiene costante per gran parte della vita adulta. La massa ossea è determinata per l’80% da fattori genetici e per il 20% da fattori ambientali. Su questi ultimi possiamo lavorare per la prevenzione con una moderata attività fisica che aumenta la massa ossea (a ogni età!), l’eliminazione di fattori di rischio come il fumo e l’alcol e l’apporto di calcio e vitamina D.

Nei soggetti a rischio, le donne dopo la menopausa, gli anziani e le persone con possibile ereditarietà, il calo dei valori di calcio è la prima cosa da combattere. Non elimineranno il problema, ma ne rallenteranno il decorso. Nel caso in cui l’osteoporosi si sia già sviluppata, la terapia di bisfosfonati e la somministrazione di calcio è in grado di ridurre e rallentare il riassorbimento osseo, in attesa che la ricerca concretizzi i numerosi passi avanti nella cura dell’osteoporosi.

Osteoporosi e fisioterapia

Il trattamento contro l’osteoporosi deve essere di tipo multidisciplinare. A partire dalla conoscenza della malattia e delle sue conseguenze sul tenore di vita della persona che ne è affetta. Questo passa per un’educazione sul tipo di strategie motorie che andranno eseguite nella vita quotidiana per tenere la situazione sotto controllo.

Unitamente alla terapia farmacologica, gli interventi di fisioterapia per l’osteoporosi favoriscono l’aumento della massa ossea attraverso il movimento e sono basati sull’utilizzo di carichi meccanici e contrazioni muscolari. La ripetizione e la velocità del movimento devono essere effettuati da specialisti seri che sappiano come dedicarsi ai punti più interessati dalla patologia.

Il programma di fisioterapia per l’osteoporosi progettato da DS Cares Eur Torrino Mezzocammino varia da paziente a paziente, ed è dedicato a contrastare la riduzione della densità ossea, aumentando la forza muscolare, la resistenza e la potenza. Lavorando sulla postura, sotto il punto di vista dell’autopercezione e la correzione di abitudini scorrette, riusciamo a cambiare l’atteggiamento del paziente, incrementare la flessibilità del suo corpo e aumentare la resistenza alle attività di ogni giorno.

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