La trocanterite o borsite trocanterica è un’infiammazione all’anca che si manifesta con un dolore nella parte laterale della coscia. Quindi cosa significa quando andiamo dal medico per un dolore alla coscia e la diagnosi è trocanterite?
L’anca è l’articolazione che mette in rapporto il tronco con l’arto inferiore, è una zona soggetta a condizioni patologiche e di dolore a causa dell’usura articolare. A contribuire ai disturbi legati all’anca ci sono anche meccaniche di movimento scorrette o traumi diretti. L’anca è fondamentale nel nostro sistema muscolo-scheletrico in quanto grazie ad essa si svolge una delle funzioni più importanti: camminare. Quando si soffre di disturbi legati all’anca, infatti, il fastidio diventa invalidante. In casi gravi e in base al problema specifico si ricorre all’intervento chirurgico con protesi anca.
Nel trattamento dei disturbi lievi all’anca la fisioterapia e l’osteopatia sono ottime per ridurre i sintomi e soprattutto migliorare la funzionalità articolare.
A partire dalla terapia manuale, le diverse tecniche di mobilizzazione articolare e miofasciale migliorano da subito la motilità dei tessuti. Sono fondamentali gli esercizi terapeutici, per recuperare la forza muscolare dell’articolazione e il controllo motorio. In alcuni casi sono necessarie anche diverse terapie, come la tecarterapia, la laserterapia o l’ultrasuonoterapia.
La trocanterite o borsite trocanterica è un’infiammazione all’anca che si manifesta con un dolore nella parte laterale della coscia. Quindi cosa significa quando andiamo dal medico per un dolore alla coscia e la diagnosi è trocanterite?
La coxartrosi è un’infiammazione dell’anca causata da una degenerazione della cartilagine articolare che si trova nella congiunzione tra bacino e femore. Con il movimento, sfregando, le parti si deteriorano progressivamente. I sintomi caratteristici sono dolore all’anca, perdita di mobilità e rigidità. Se diagnosticata nelle prime fasi può essere trattata con terapie conservative, in casi più gravi l’unica via possibile è la chirurgia.
Per osteocondrosi intendiamo una serie di patologie che interessano le articolazioni. Si distacca dall’articolazione una porzione di osso o cartilagine creando un corpo libero che causa dolore, gonfiore e difficoltà nel movimento. Il decorso della patologia è lento, procede per stadi ed interessa per lo più bambini e sportivi. Il trattamento fisioterapico è fondamentale e varia a seconda delle articolazioni interessate.
In seguito a danneggiamenti e fratture dell’anca può essere necessario sostituirla con una protesi. Le cause che possono portare a tale necessità sono diverse, come diverse sono le tipologie di protesi all’anca tra le quali il chirurgo può scegliere. L’intervento chirurgico dura 1 ora – 1 ora e mezza circa e può essere più o meno invasivo a seconda delle protesi scelte.
La frattura del femore consiste nella rottura di una delle parti del femore, l’osso più lungo dello scheletro umano. Può colpire soggetti sia anziani che giovani in seguito ad un evento traumatico e si manifesta con dolore, gonfiore ed ematomi. Il trattamento prevede l’operazione chirurgica abbinata alla riabilitazione, con durata variabile, per recuperare la funzionalità dell’arto.
La sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare causato dall’intrappolamento del nervo sciatico da parte del piriforme, un muscolo situato nel gluteo. Tra i vari sintomi si annoverano dolore al gluteo e alla gamba, formicolio e intorpidimento, talvolta fino al piede. La diagnosi precoce e il trattamento fisioterapico possono attenuare i sintomi e il loro impatto sulla vita dei pazienti.