La trocanterite o borsite trocanterica è un’infiammazione all’anca che si manifesta con un dolore nella parte laterale della coscia. Quindi cosa significa quando andiamo dal medico per un dolore alla coscia e la diagnosi è trocanterite?
La trocanterite o borsite trocanterica è un’infiammazione all’anca che si manifesta con un dolore nella parte laterale della coscia. Quindi cosa significa quando andiamo dal medico per un dolore alla coscia e la diagnosi è trocanterite?
La coxartrosi è un’infiammazione dell’anca causata da una degenerazione della cartilagine articolare che si trova nella congiunzione tra bacino e femore. Con il movimento, sfregando, le parti si deteriorano progressivamente. I sintomi caratteristici sono dolore all’anca, perdita di mobilità e rigidità. Se diagnosticata nelle prime fasi può essere trattata con terapie conservative, in casi più gravi l’unica via possibile è la chirurgia.
Le fratture del bacino consistono nella rottura di una o più ossa che formano il bacino, la regione del corpo che collega il tronco agli arti inferiori. Sono causate da traumi diretti. La loro gravità è variabile: si va da casi in cui basta intraprendere terapie conservative a casi in cui la chirurgia è l’unica soluzione adottabile.
Per osteocondrosi intendiamo una serie di patologie che interessano le articolazioni. Si distacca dall’articolazione una porzione di osso o cartilagine creando un corpo libero che causa dolore, gonfiore e difficoltà nel movimento. Il decorso della patologia è lento, procede per stadi ed interessa per lo più bambini e sportivi. Il trattamento fisioterapico è fondamentale e varia a seconda delle articolazioni interessate.
In seguito a danneggiamenti e fratture dell’anca può essere necessario sostituirla con una protesi. Le cause che possono portare a tale necessità sono diverse, come diverse sono le tipologie di protesi all’anca tra le quali il chirurgo può scegliere. L’intervento chirurgico dura 1 ora – 1 ora e mezza circa e può essere più o meno invasivo a seconda delle protesi scelte.
La frattura del femore consiste nella rottura di una delle parti del femore, l’osso più lungo dello scheletro umano. Può colpire soggetti sia anziani che giovani in seguito ad un evento traumatico e si manifesta con dolore, gonfiore ed ematomi. Il trattamento prevede l’operazione chirurgica abbinata alla riabilitazione, con durata variabile, per recuperare la funzionalità dell’arto.
La sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare causato dall’intrappolamento del nervo sciatico da parte del piriforme, un muscolo situato nel gluteo. Tra i vari sintomi si annoverano dolore al gluteo e alla gamba, formicolio e intorpidimento, talvolta fino al piede. La diagnosi precoce e il trattamento fisioterapico possono attenuare i sintomi e il loro impatto sulla vita dei pazienti.
Un dolore che si irradia dalla zona lombare fino al gluteo: è lombalgia o lombosciatalgia? Sono spesso confuse, ma la lombosciatalgia – che molti chiamano anche sciatica – parte dall’infiammazione del nervo sciatico e colpisce l’apparato muscolo-scheletrico. Molti problemi anatomici inducono al disturbo, ma anche cattivi abitudini come la sedentarietà o la postura scorretta contribuiscono all’insorgere della lombosciatalgia.
Il termine scoliosi deriva dal greco skolíosis che significa «incurvamento», termine che a sua volta trae origine dalla parola greca skolíos, ossia «curvo», «storto». La scoliosi è una deviazione laterale permanente della colonna vertebrale determinata dalla rotazione dei corpi vertebrali ai quali si accompagna una deformazione dei dischi invertebrali e ad accorciamenti muscolo-legamentosi.
I menischi sono due strutture di colore biancastro composte da fibrocartilagine che si trovano nel ginocchio, tra il femore e la tibia, e sono caratterizzati da una forma a «C». Un soggetto affetto da lesione meniscale presenta sintomi quali gonfiore, dolore, infiammazione, difficoltà nell’estensione e/o nella flessione degli ultimi gradi del ginocchio o blocco totale dello stesso, crepitii e rumori articolari.