Sindrome di Osgood-schlatter: dolore al ginocchio nei bambini

Conosciuta anche come osteocondrosi dell’apofisi tibiale anteriore questa sindrome causa dolore al ginocchio nei bambini durante la fase della crescita che si verifica in concomitanza dell’arrivo della pubertà. Colpisce i maschi dai 10 ai 15 anni e le femmine dagli 8 ai 13 anni che praticano sport quali corsa, salto, basket, ginnastica e calcio. Nei pazienti, il primo sintomo è il dolore in corrispondenza della parte anteriore del ginocchio, soprattutto quando il muscolo si contrae e si fa pressione nella parte della tibia, che si gonfia e sporge.

Sindrome di Osgood-schlatter: dolore al ginocchio nei bambini

Novembre 29, 2019 0
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Il morbo o sindrome di Osgood-schlatter è caratterizzata da un dolore e gonfiore al ginocchio che si manifesta nei bambini all’inizio dell’adolescenza. In alcuni casi puo’ causare il distaccamento di una porzione di osso della tibia, subito sotto la rotula, come conseguenza di un’intensa pratica sportiva, causando rigonfiamento e dolore.

Le cause della sindrome di Osgood-schlatter

Conosciuta anche come osteocondrosi dell’apofisi tibiale anteriore questa sindrome causa dolore al ginocchio nei bambini durante la fase della crescita che si verifica in concomitanza dell’arrivo della pubertà. Colpisce i maschi dai 10 ai 15 anni e le femmine dagli 8 ai 13 anni che praticano sport  quali corsa, salto, basket, ginnastica e calcio.

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In età preadolescenziale le estremità ossee non sono ancora del tutto consolidate, ma sono per lo più formate dalle cosiddette cartilagini di accrescimento, che permettono l’allungamento osseo durante la fase di sviluppo. In bambini che praticano molto sport, la zona subisce molti stress meccanici: il quadricipite si contrae, il tendine rotuleo va in trazione nel punto dove c’è l’inserzione della tibia, portando uno spostamento dell’apofisi tibiale. Questo causa uno squilibrio che può portare a uno stiramento o, nei casi più gravi, a un vero e proprio distacco.

Non capita a tutti i bambini che praticano sport, ma a quelli che hanno un osso “troppo debole” o sottopongono la zona a sforzi intensi e prolungati, tenendo il muscolo in una contrattura anomala per molto tempo. Gli allenamenti numerosi che non sono accompagnati da un giusto momento di stretching portano il muscolo a rimanere sempre più contratto fino a che la protuberanza tibiale a cui è attaccato non si rovina.

Vien da sé che la prevenzione è il fattore chiave nella risoluzione del problema. Prima e dopo l’allenamento è essenziale allungare i muscoli e lavorare per scaldarli a dovere per evitare di subire danni.

I sintomi e la Diagnosi della sindrome Osgood-Schlatter

Nei pazienti, il primo sintomo è il dolore in corrispondenza della parte anteriore del ginocchio, soprattutto quando il muscolo si contrae e si fa pressione nella parte della tibia, che si gonfia e sporge. Con l’attività fisica ovviamente il dolore peggiora, ma i sintomi tendono a scomparire alla fine della crescita, intorno ai 16 anni.

Per essere sicuri che si tratti della sindrome di Osgood-Schlatter è bene rivolgersi a uno specialista ortopedico: durante la visita, il medico verificherà che la sporgenza morbida sotto il ginocchio sia dolente alla palpazione, e la flessione e l’estensione del ginocchio siano molto difficili per il paziente. Sara’ probabilmente necessaria una radiografia per capire se è presente un distacco osseo o un altro evento traumatico a carico del ginocchio.

Rimedi e terapie

Questa sindrome è una patologia benigna che nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente se gestita con un trattamento di tipo conservativo. Il primo rimedio in assoluto è quindi quello di riposarsi, soprattutto dalle attività che hanno causato la sindrome di Osgood-schlatter. Quindi salti, affondi, scale, tutto quello che può causare una contrattura più importante alla zona, sono completamente da evitare. Nella fase di recupero è utile un tutore o una fascetta da applicare sotto la rotula, in modo da premere sul tendine rotuleo scaricandolo in parte della contrazione.

Se viene trascurata, questa patologia può portare a una calcificazione errata dell’osso anche dopo l’età puberale, causando non solo dolore ma aumentando anche la probabilità di dover subire un intervento chirurgico dedicato a eliminare eventuali frammenti ossei o rimediare alla frattura della tibia. La terapia chirurgica per il trattamento della sindrome è davvero molto rara, ma comunque garantisce risultati ottimali nella rimozione delle anomalie ossee che si possono formare nella crescita.

La fisioterapia per la sindrome di Osgood-schlatter

Il lavoro di fisioterapia aiuta a decontratturare e allungare l’area colpita in modo da favorire la risoluzione spontanea della sindrome. È importante imparare al fianco del fisioterapista le norme di allungamento e stretching da ripete sempre, fino alla maturazione completa dell’osso. Lo stretching allunga la catena muscolare posteriore e aiuta a migliorare il sostegno al quadricipite sottoposto a stress prolungati.

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