Smart working: quali sono i dolori più frequenti? Una postura corretta migliora la qualità del lavoro

Ormai si sa, da quando è iniziata la pandemia di Covid-19 lo smart working è diventata la forma di lavoro più diffusa. Generalmente, il dolore alla schiena deriva da una postura che non rispetta le normali curve fisiologiche della colonna vertebrale. Il dolore alle spalle è strettamente collegano ad una errata posizione della tastiera, che porta il lavoratore a mantenere le braccia in costante flessione, con le stesse spalle che tendono a chiudersi e sollevarsi.

Smart working: quali sono i dolori più frequenti? Una postura corretta migliora la qualità del lavoro

Aprile 17, 2021 0
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Ormai si sa, da quando è iniziata la pandemia di Covid-19 lo smart working è diventata la forma di lavoro più diffusa. Infatti, anche su indicazione del Governo Italiano, molte aziende, per contenere l’infezione, pur di non fermare del tutto le attività produttive, hanno acconsentito a questa modalità lavorativa. Molte persone, quindi, si sono trovate a doversi arrangiare nelle loro abitazioni per crearsi una postazione di lavoro quanto più possibile confortevole.

In tal senso, però, lo smart working genera una serie di problematiche posturali connesse ad esso.

Problemi posturali causati dallo smart working

Nel momento in cui viene a mancare la parte ergonomica durante lo smart working, che mira a preservare una postura corretta, si generano una serie di dolori in diverse parti del corpo quali: collo, schiena, spalle, gomiti, polsi e bacino. Questo avviene perché non si presta attenzione alla postura che si assume quando di sta davanti al PC.

Dolori al collo

Solitamente, i dolori al collo sono connessi ad un’errata posizione dello schermo del PC, il quale, se troppo alto o troppo basso, porta il lavoratore a mantenere la testa piegata, sottoponendo i muscoli e le articolazioni dell’area cervicale ad una continua tensione.

Il dolore cervicale, però, non è l’unica conseguenza di una postura sbagliata, infatti, l’eccessivo stress dei muscoli e delle articolazioni del collo può causare anche cefalea.

Dolore alla schiena

Generalmente, il dolore alla schiena deriva da una postura che non rispetta le normali curve fisiologiche della colonna vertebrale. Quando si sta davanti al PC, si tende a piegarsi in avanti, invece di mantenere eretta la colonna vertebrale. Questa posizione genera tensioni anomale a carico dei muscoli della schiena i quali, di conseguenza, diventano dolenti. La zona tipica del mal di schiena da un’errata postura da PC è la zona lombare.

Dolore alle spalle, ai polsi e al gomito

Il dolore alle spalle è strettamente collegano ad una errata posizione della tastiera, che porta il lavoratore a mantenere le braccia in costante flessione, con le stesse spalle che tendono a chiudersi e sollevarsi. Questo comporta tensione e rigidità ai muscoli delle spalle, provocando, così, dolore.

Lo stesso vale per i polsi. Infatti, quando la tastiera è posizionata ad un’altezza o ad un’inclinazione tale che costringe l’utente a mantenere il polso in costante estensione, quindi piegato verso l’alto, la suddetta articolazione e i muscoli che ne regolano il movimento sono soggetti a un forte stress.

Altro problema che si riscontra, è il manifestarsi di epicondilite o “gomito da tennista”, caratterizzata da un dolore penetrante nella regione esterna del gomito tra avambraccio e braccio. Stesso discorso vale per l’epitrocleite o “gomito del golfista” che presenta gli stessi sintomi dell’epicondilite, ma interessa la parte interna del gomito.

Dolore al bacino

Il dolore al bacino, o meglio alle anche, è generato da una prolungata posizione seduta, la quale irrigidisce i muscoli e le articolazioni degli arti inferiori, provocando del dolore nel momento in cui ci si alza nuovamente in piedi. Una pratica consigliata è quella di “sgranchirsi” le gambe ogni volta che si ha la possibilità di alzarsi, camminando per qualche minuto.

Postura corretta da smart working: soluzioni e rimedi

Al fine di evitare i dolori al collo, è consigliato posizionare il PC in modo tale che il monitor sia alla stessa altezza degli occhi, garantendo, così, il mantenimento dell’allineamento verticale del complesso testa-collo, fondamentale ad evitare tensioni e stress della zona cervicale.

Inoltre, per preservare la schiena, è indicato mantenere la colonna vertebrale dritta, rispettando le curve fisiologiche, le spalle tirate indietro, le natiche all’estremità della sedia e le ginocchia piegate a 90°. Potrebbe essere d’aiuto l’utilizzo di una sedia con schienale reclinabile, riducendo la pressione a livello spinale, e l’utilizzo di un cuscino ergonomico per il supporto lombare.

Proseguendo con alcune indicazioni per migliorare la vostra qualità lavorativa in termini di postura, per evitare il dolore alle spalle è necessario posizionare la tastiera poco sotto il livello dei gomiti, ad una distanza tale che si possa raggiungere con le mani, mantenendo però le braccia di fianco al tronco o quasi.

Posizionando correttamente la tastiera ne gioveranno anche i polsi, riducendo la possibilità di assumere un atteggiamento di estensione continua.

Infine, bisogna agire sugli arti inferiori, interrompendo, a intervalli di 60 minuti, l’attività al PC, alzandosi in piedi e camminando per qualche minuto. È consigliato, durante questi minuti di pausa, fare qualche esercizio di stretching, al fine di mobilzzare le articolazioni e i muscoli del bacino.

Smart working e rieducazione posturale

Siamo consapevoli che mantenere sempre una postura corretta non è semplice, soprattutto quando si passa gran parte della giornata davanti al PC. Per questo motivo consigliamo, a coloro i quali avvertono dei dolori legati ad un’errata postura, la rieducazione posturale.

La rieducazione posturale fa parte delle tecniche manuali di fisioterapia e si pone come obiettivo quello di ri-educare il corpo alla postura corretta. È un intervento che può essere fatto in maniera preventiva o può rendersi necessario come terapia per risolvere un problema o una patologia già insorti. Le sedute vanno da 45 a 60 minuti e solitamente si imposta un programma di 10-15 sedute a seconda della terapia di cui si ha bisogno. Ogni trattamento è comunque personalizzato in base alle necessità del singolo, quindi non ci sarà mai un intervento uguale all’altro. I fisioterapisti di DS Cares valuteranno attraverso anamnesi ed esame funzionale l’intervento giusto per ogni paziente.

Inoltre, per curare le patologie dovuta ad una postura errata, esistono tre diversi tipi di trattamento fisioterapico: la terapia manuale che prevede particolari tecniche, i mezzi fisici come laserterapia, ultrasuoni, elettroterapia, tecarterapia e, infine, esercizi, dall’allungamento a esercizi di rinforzo, propriocezione e di equilibrio.

Esercizi di ginnastica posturale da fare casa

Vi suggeriamo dei semplici esercizi di ginnastica posturale che potrete fare comodamente da casa per attenuare quei disturbi da postura sbagliata.

Collo e cervicale: Da supini, con la nuca che poggia bene a terra, partendo da una posizione neutra, effettuare dei movimenti di inclinazione e rotazione (destra e sinistra), flessione (mento verso lo sterno) ed estensione (mento verso il soffitto). Tutto deve esser fatto con lentezza ed estrema precisione. Ogni posizione la mantenete per 20 o 30 secondi prima di ritornare a quella neutra originaria.

Questo esercizio è utile per dare mobilità ed allungare i muscoli del collo.

Spalle: sedetevi sul pavimento e incrociate le gambe, tenendo dritta la schiena. Con i gomiti all’altezza delle spalle, ruotate lentamente le braccia in senso orario e poi antiorario  mantenendo i gomiti fermi.

Gambe e colonna lombare: sdraiati a terra, supini, con il sedere poggiato bene a terra e al muro, e gambe verso l’alto. Unite le caviglie e portate i piedi a martello. Tenete le braccia di poco aperte lungo i fianchi e cercate di aderire a terra con tutta la zona lombare. Non è importante che le ginocchia siano estese.

Da qui, mantenendo il sedere e i piedi nella posizione sopradescritti, estendete molto lentamente le ginocchia fin quando non sentirete una tensione accettabile (in una scala personale da 1 a 10 dovete sentire tensione 5/6) . Mantenete la posizione per dieci, quindici minuti. Se la tensione durante l’esercizio diminuisce, estendete ancora le ginocchia, ma sempre molto lentamente e pochi centimetri alla volta.

Colonna vertebrale: Mettetevi proni con i gomiti sul pavimento e, con l’addome aderente al suolo, staccate soltanto il petto e mantenete la posizione. Ripetete l’esercizio, senza esagerare.

Oppure, mettetevi in quadrupedica guardando il pavimento. Da qui, accovacciatevi portando il sedere verso i talloni e stirando la schiena. Rimanete in questa posizione il più possibile.

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