Una tempestiva e corretta diagnosi di problemi muscolari aiuta a guarire al meglio

Il 30% di tutti i traumi a carico dei muscoli accadono agli sportivi, sia che siano professionisti che semplici appassionati. Per questo una tempestiva diagnosi dei problemi muscolari non solo fa guarire al meglio, ma permette anche di tornare a dedicarsi alla propria passione il prima possibile e senza effetti collaterali.
I problemi muscolari sono una delle tipologie più frequenti di infortunio, e sono spesso causati da condizioni generali di un certo tipo: difetti di allenamento, mancanza di riscaldamento, condizioni atmosferiche, terreno di gioco, velocità. Ci sono poi fattori che non dipendono dal tipo di attività, ma dalla fisiologia dell’individuo, come poca elasticità, squilibri muscolari (che si creano quando esercitiamo troppo qualche muscolo e ne tralasciamo altri), età e scompensi dovuti ad esempio a un’errata alimentazione.
La diagnosi problemi muscolari
Quando siamo in presenza di dolori ripetuti e costanti, è inutile ma soprattutto dannoso continuare ad allenarsi. Bisogna rivolgersi subito a uno specialista, che ci farà un’anamnesi, un esame clinico e un’ecografia o risonanza magnetica in base alle necessità per identificare con precisione il problema.
Questi sono gli unici modi con cui si può stabilire la portata della lesione/danno e quindi intervenire nella maniera corretta. Se si rimanda si allungano i tempi in cui la lesione è presente, e gli effetti potrebbero essere molto gravi.
I sintomi dei problemi muscolari
Cosa succede quando abbiamo un problema muscolare? Nei casi in cui non sia acuto e immediato, il muscolo può iniziare a far male anche a distanza di ore dall’attività, con un senso di pesantezza dell’arto e rigidità, come un crampo che non si capisce bene da dove provenga. Si presenta il dolore quando facciamo certi movimenti, e in certi casi può apparire un ematoma sulla zona.
Quanti traumi muscolari esistono?
La lesione muscolare può insorgere in due tipi di situazioni, di trauma diretto e indiretto.
Un trauma diretto causa le contusioni. Le conosciamo più o meno tutti, sono quelle lesioni causate da un impatto diretto con qualcosa. Il punto colpito ci fa subito male, la funzionalità dell’arto diminuisce e spesso si crea un’ematoma. Le contusioni si risolvono in tempi brevi spesso senza bisogno di intervento medico, ma non saremo mai sicuro al 100% che non abbiano lasciato strascichi finché non ce lo dirà uno specialista.
I traumi indiretti sono quelli dovuti alla prestazione sportiva, e al movimento. È proprio dai traumi indiretti che derivano i più comuni problemi muscolari: i DOMS, i crampi, le contratture, l’elongazione e lesioni muscolari di vario grado e severità.
DOMS significa Delayed Onset Muscle Soreness: sono i dolori che compaiono entro 24 ore dall’allenamento e scompaiono da soli entro 72 ore. I DOMS interessano soprattutto persone che non hanno adeguata preparazione atletica e durante un allenamento sforzano le singole fibre muscolari causando microtraumi che, appunto, guariscono in poco tempo.
La contrattura è un’altra situazione che si risolve in una decina di giorni, in cui insorge un dolore acuto da una zona difficile da identificare, causato da uno sforzo eccessivo.
Il crampo nasce quando c’è una contrazione involontaria del muscolo e passa in pochi minuti. È spesso causato dall’affaticamento eccessivo, da uno squilibrio elettrolitico o di idratazione, o da un’alimentazione non commisurata all’esercizio fisico richiesto.
Lo stiramento (elongazione) non presenta lesioni delle fibre muscolari, ma un’alterazione del tono muscolare. Come per il crampo il dolore è immediato e porta a interrompere qualunque cosa si stia facendo. In questo caso però contattare uno specialista è necessario per iniziare trattamenti riabilitativi che dureranno intorno ai 20 giorni.
I problemi muscolari più gravi sono quelli che avvengono in presenza di uno strappo o una distrazione: si manifestano con un dolore acutissimo, causato da una lacerazione delle fibre muscolari, che comporta sanguinamento, ed ematomi, il cui aspetto e quantità dipendono dalla gravità dello strappo.
La lesione di questo tipo può essere di primo, secondo e terzo grado. Nei casi meno gravi basteranno 21 giorni per tornare a praticare attività fisica. Per i casi mediamente gravi si parla di rottura parziale del muscolo, con edema di fibre. Per completare il processo di cura e riabilitazione sportiva servono in questo caso circa 5 o 6 settimane. La lesione di terzo grado si ha quando il muscolo è rotto del tutto o quasi. Per tornare a svolgere attività sportiva saranno necessari dai due ai tre mesi e un programma di rieducazione funzionale.
Perché rivolgersi subito a uno specialista?
Non conosciamo l’entità della lesione finché non ci rivolgiamo a un esperto. Nei casi di lesioni muscolari le recidive sono alte (dal 20 al 60 percento dei casi). Questo perché si tende spesso a sottovalutare il problema e il riposo di qualità, ma ricordiamo sempre che fermarci oggi un giorno in più, può salvarci dal perdere settimane per il recupero totale della funzionalità muscolare.
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